Quest'opera è dominata dal paradossale sostegno di un fragile equilibrio: l'imponente struttura del Duomo di Firenze perde gran parte della sua consueta forma architettonica, sostituita dalla precaria impalcatura di un misterioso castello di carte. L'enigmatico volto o maschera che emerge nell'angolo in alto a sinistra instaura, con il suo unico occhio visibile, un dialogo silenzioso con lo spettatore.
Nel creare questo dipinto, mi sono immerso in un viaggio tra sogno e realtà. Utilizzando la pittura a olio, ho dato vita a forme espressioniste e surreali, intrecciando l'astratto con il figurativo, dove il metafisico si fonde con il tangibile. Le geometrie penetranti e i colori vibranti evocano emozioni profonde, guidando l'osservatore in una dimensione sospesa, oltre il visibile.
Questa opera d'arte trasformerà qualsiasi spazio, invitando alla riflessione e all'introspezione.