di Fabrizio Ceccarelli 100x120 centimetri olio e spray su tela HERO reinterpreta il mito moderno del supereroe attraverso un vibrante dialogo tra pittura classica ed espressione street-art. Il trio formato da Superman, Batman e Wonder Woman emerge da uno sfondo luminoso di graffiti arancioni e gialli, dove la scritta in grassetto "HERO" si espande come un'aureola contemporanea, elevando queste icone pop ad archetipi senza tempo.
La composizione riflette la dualità distintiva di Ceccarelli: la precisione controllata della tecnica a olio incontra l'energia spontanea della vernice spray, creando una tensione dinamica tra disciplina e istinto, forma e libertà. Questo contrasto stilistico diventa metafora del conflitto interiore dell'eroe, un essere sospeso tra fragilità umana e aspirazione sovrumana.
Come osservava Umberto Eco ne Il mito di Superuomo (1962), "l'eroe moderno è la figura mitica di una società senza miti", emblema di desideri collettivi proiettati nell'immortalità fittizia. Ceccarelli coglie proprio questo paradosso: i suoi eroi sono al tempo stesso lontani e familiari, eterni e vulnerabili, specchi di una civiltà che cerca la trascendenza nel proprio immaginario.
Da una prospettiva psicologica, l'opera risuona con la teoria archetipica di Carl G. Jung. Le figure eroiche possono essere viste come manifestazioni del Sé, il simbolo unificante della psiche. Ogni personaggio incarna una sfaccettatura di questo viaggio interiore: Superman come l'ego-salvatore che lotta per la luce, Batman come l'ombra che affronta l'oscurità e Wonder Woman come l'integrazione di potere ed empatia, l'anima che ristabilisce l'equilibrio. Attraverso la loro giustapposizione, Ceccarelli suggerisce che la battaglia dell'eroe non è contro il mondo, ma dentro se stesso.
Al di là dei suoi strati mitici e simbolici, HERO si afferma come un manifesto pop-street, celebrando il colore, il gesto e l'emozione. Le vibranti gocce di vernice sul bordo inferiore richiamano l'immediatezza dei murales urbani, mentre la triade eroica – monumentale ma intima – rivendica il muro come spazio sacro dell'immaginario collettivo.
In definitiva, HERO non è solo un omaggio alle leggende del fumetto, ma una riflessione sul bisogno di significato nella cultura contemporanea. In un'epoca di idoli digitali e fama effimera, Ceccarelli riporta la figura eroica alla sua funzione primordiale: ricordarci, come scrisse Jung, che "l'eroe è colui che risveglia la scintilla divina dentro di sé".